La statua del Pasquino è una delle piccole grandi sorprese che una città millenaria come Roma sa regalare a chi la abita e a chi intende scoprirla. “Nascosta” in un angolo del centro della città, a due passi da Piazza Navona, è un esempio di quello spirito romano portato per l’irriverenza e la satira politica, accompagnato dalla veemenza e dalla comicità proprie del dialetto romanesco.

Il Pasquino è insomma una di quelle “attrazioni” che non dovrebbe mai mancare in una visita della città eterna. Eppure il suo ruolo è ancora oggi più noto ai Romani che ai turisti. Sul web manca un equivalente virtuale che riproponga le celeberrime e sempre aggiornatissime pasquinate. O almeno, mancava! Il nostro blog intende colmare questa lacuna e pubblicare giorno dopo giorno tutte le poesie, i racconti, i lazzi, i versi sciolti o rimati, le prose italiane o romanesche che quotidianamente vengono affisse sulla base della popolare statua parlante.

Vogliamo far conoscere la storia del Pasquino e la genialità di chi da secoli lo rende un’arena della protesta civile, vernacolare e popolare nei confronti della politica (ma non solo). E per far ciò, il blog ci è sembrata la forma migliore e più agile. Ma vogliamo anche rendere omaggio agli sconosciuti autori che si dilettano nelle composizioni: riproporremo le loro firme in calce ai post, nel caso siano presenti sulle affissioni del Pasquino.

Non solo: nostro intento è anche quello di dare spazio alla fantasia e alla vena satirica o poetica di chi vorrebbe contribuire alle pasquinate ma – per praticità o perchè semplicemente non risiede a Roma – non può o non vuole affiggere le sue creazioni sulla statua. Mandateci quindi le vostre pasquinate, in versi o in prosa, in italiano o in romanesco, scrivendoci a info@pasquinate.it e noi provvederemo a dare visibilità alla vostra fantasia.

Perchè solo sul Pasquino… verba manent!