27 Mar 19

Dopo l’arresto del presidente 5 Stelle dell’assemblea capitolina di Roma, Marcello De Vito (accusato di tangenti per il progetto dello stadio della Roma), Romolaccio compone questi versi per ricordare che, al di là delle appartenenze partitiche, è tutto un sistema ad essere marcio dall’interno.

LI SCHELETRI

“Semo l’onesti, NOI!” Li 5 Stelle
cianno fregato tanta, troppa gente
co ‘ste parole… Sò solo storielle
pe pijà voti, eppoi nun c’è gnente.
Ecco la verità che nun perdona:
ciavemo ‘na pulitica ladrona.


Categoria: Romanesche in versi

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