13 Feb 14

papa-francesco

Francesco Di Stefano ci scrive questa pasquinata romanesca per esprimere la perplessità di Pasquino sull’operato del “Papa novo”: un personaggio sicuramente popolare e deciso, che vorrebbe rivoltare la chiesa, ma che “de primo acchitto è sì gajardo e tosto / ma forze tanto fumo e poco arosto”.

ER PAPA NOVO

Nissuno inzegna certo ar Vaticano
che Papa pò servì p’ogni occasione:
co venti secoli de storia in mano
cià sempre la più mejo soluzione.

Allora Questo preso de lontano
pare che fa la gran rivoluzzione
d’ariportà la Chiesa piano piano
su l’orme de l’antica tradizzione.

Dichiara che la Curia lì vicino
mo l’arivorta come an petalino
e gira con vestito da du’ stracci

p’assomijà der tutto a li poracci.
De primo acchitto è sì gajardo e tosto
ma forze tanto fumo e poco arosto.


Categoria: Romanesche in versi

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1 commento

  • Cervo says:

    Una poesia molto interessante, ma purtroppo non capisco quasi nulla il romanesco. Per favore, se qualcuno potesse tradurre questa canzone in italiano e magari in inglese. Grazie mille.



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