20 Set 12

La lunga e articolata pasquinata di oggi è firmata Versus ed è un excursus lungo la discesa che il Paese sta affrontando, tra sindacati poco stimati dai lavoratori, industriali che fregano governo e dipendenti, governanti-banchieri che cercano di convincere che tutta va fatto perchè non c’è altra via.

SCOGLIONAMENTI

I sindacati parapadronali
non sono più stimati dalle donne,
dopo la firma di quelle cambiali
lasciate protestare da Marchionne,
che solo loro, Passera, Fornero,
credevan che potesse dir il vero.

Amerikano da quattro palanche
che non possiede né virtù né scienza
e che vuole fregare non le banche,
ma (nel delirio suo d’onnipotenza,
con l’armatura da padron borghese)
dipendenti, governo, il BelPaese.

Solo non è però nell’arroganza:
così, tra spedizioni punitive,
minacce, camerati, sottopanza
e puttanate commemorative,
paion tornar di moda per davvero
quelli che dentro, fuori, veston nero.

In questo panorama deludente,
i governanti con l’istituzioni
non sembrano reagire: “Non è niente,
son solo ragazzate, due fresconi
che non possiamo tuttavia seguire
finché l’economia ci fa soffrire…”

Così, schiavi di banche, di banchieri,
con le classi non ricche mazzolate
rischiamo di tornar a l’altroieri,
con le veline preconfezionate
per dirci: “Popol mio, godi felice,
che v’è qualcun che bene ci conduce!”


Categoria: Italiane in versi

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