23 Lug 10

La pasquinata anonima di oggi, in prosa, ricapitola il lungo elenco di favori, fiscali e non, di cui gode la Chiesa Cattolica in Italia. Parla delle ingerenze che essa compie sullo stato italiano e dei mille possedimenti extra-territoriali, soprattutto nella città di Roma.
L’esordio ci ricorda come l’Italia sia la nazione che spende meno per la ricerca e più per finanziare la Chiesa. Un buono spunto per riflettere…

Siamo la nazione che spende meno per la ricerca e più di ogni altra per finanziare la Chiesa; ma il rapporto è perverso: la Chiesa può intervenire negli affari interni dello stato italiano mentre il contrario è vietato dall’articolo 11 del concordato: “Gli enti centrali della Chiesa sono esenti da ogni ingerenza da parte dello stato italiano”. La casta ecclesiastica inoltre non paga l’ICI, ha uno sconto del 50% sull’IRPES e IRAP e altre imposte; l’elenco è infinito…

Ma l’Italia non è certo l’unica nazione europea a ricevere favori fiscali, è però sicuramente la più riluttante a metterli in dubbio. Negli ultimi anni l’Unione Europea ha ottenuto successi in vari paesi, concordatari e no. Su segnalazione dell’europarlamentare Maurizio del Turco, prima il Portogallo (al primo richiamo da parte dell’UE) e poi la Spagna (al secondo), hanno abolito l’esenzione IVA almeno sulle attività commerciali, perchè in contrasto con la libera concorrenza. In Italia, al secondo richiamo, mezzo schieramento politico ha chiesto al papa di “scomunicare la commissione di Bruxelles”.

Comunque vi ricordo che la casta la paghiamo noi e a stare stretti senza saperlo il prezzo per mantenerla ammonta a 4 miliardi e mezzo di euro l’anno, mille miliardi di vecchie lire!

Roma: Città de Vaticano, 400 istituti di suore, 300 parrocchie, 250 scuole cattoliche, 200 chiese non parrocchiali, 90 istituti religiosi, 65 case di cura, 50 missioni, 43 collegi, 30 monasteri, 20 case di riposo e altrettanti seminari, 18 ospedali, 16 conventi, 13 oratori, 10 confraternite, 6 ospizi… Sono quasi 2 mila gli enti religiosi residenti nella capitale e risultano proprietari di circa 20 mila terreni e fabbricati: ossia… un quarto di Roma è della Chiesa!!!


Categoria: Italiane in prosa

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