Per tuonare contro la vacuità e i toni fascisti dell’adunata di popolo voluta dal Cavaliere a Piazza San Giovanni, Pasquinotto scrive in romanesco pochi versi assai mordaci. Leggeteli dopo il Continua.
ARIECCHILO!
La fiducia che ce chiede
ogni vorta che comizzia,
a la fine ce fa ride:
so tant’anni che t’inizzia
‘sti discorsi sempre tristi
co li strilli sua fascisti.
Categoria: Romanesche in versi
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