Con un po’ di settimane di ritardo, arriva anche una Pasquinata “natalizia” (che comunque porta la data del 21 Dicembre 2009). Oggetto: il presepe 2009 e un suo allestimento… politico. L’anonimo, con versi romaneschi, immagina un presepe senza pastori e pellegrini, ma con i nostri politici in ginocchio davanti al bambinello.
ER PRESEPIO DER 2009
Er Natale è riarivato.
Preparo er presepiello;
ma senza mette er Bambinello,
perch’ancora nun è nato.Intanto monto le casette,
co’ li gruppetti de galline,
cammelli, pecore e vaccine;
e pe’ finì, la cartapista e le lucette.St’anno però, gnente pellegrini;
gnente pastori, né remmaggi,
né poracci, né regazzini.Ma metto in fila a ginocchione,
er capo der governo,
le zzecche che cià ‘ntorno,
e le pulci d’opposizione.Zzitti, ar Pupo Santo llì davanti,
io me vojio mette a véde,
se stavorta se li fuma, oppuro li fà santi!
Categoria: Romanesche in versi
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